LIBRI
È possibile un approccio alla Sacra scrittura nel quale oltre ai lumi dello Spirito Santo, indispensabili, si possa ricorrere pure a quelli, altrettanto necessari, del buon senso?
Le Letture bibliche di Alberto Maggi cercano di rispondere a questi interrogativi attraverso studi, a tutti accessibili, nei quali l’attenta traduzione del testo permette a tutti di scoprire l’attualità della sorprendente ricchezza della Buona Notizia di Gesù.
La ricerca del Centro Studi Biblici si è anche focalizzata negli anni sui libri dell’Apocalisse, grazie al prezioso contributo di Ricardo Pérez Márquez, che ha già pubblicato in merito 2 volumi, sempre con Cittadella Editrice.
BRUTTO COME IL PECCATO
Grazie ai suoi insegnamenti preziosi e fuori dagli schemi, in questi anni Alberto Maggi è riuscito a conquistare decine di migliaia di lettori credenti e non credenti, al punto da essere oggi riconosciuto come una delle voci più spiazzanti e insieme più incisive della Chiesa. Brutto come il peccato raccoglie alcune delle sue riflessioni più profonde e originali sulla fede e sull’importanza di vivere la propria vita in modo autentico: lungi dal presentarsi come un maestro esemplare, padre Alberto cerca di trasmettere in queste pagine la straordinaria attualità del messaggio evangelico attraverso uno stile personale inconfondibile, contraddistinto da grande chiarezza. Nel notare come la Chiesa abbia adottato per secoli un linguaggio per molti versi antitetico a quello del vangelo, ricorrendo a termini e formule dottrinali che esprimono le dinamiche del potere, che separano e dividono, che giustificano l’esclusione e creano distinzioni, padre Alberto ci invita a riscoprire la semplicità, il pragmatismo e la coraggiosa schiettezza delle parole di Gesù, con l’obiettivo di realizzare, ciascuno nel proprio piccolo, un ideale umano, prima ancora che cristiano, di comunione e unità.
BERNADETTE
“Bernadette: la vera storia di una santa imperfetta” è un libro scritto dal biblista Alberto Maggi che presenta una ricostruzione autentica di Bernadette Soubirous, liberandola dalle rappresentazioni angelicate e convenzionali che sono state costruite su di lei. Il libro descrive Bernadette come una ragazza “normale”, analfabeta e cagionevole di salute, ma anche ribelle, dotata di un solido buon senso e una genuina spontaneità. Maggi mette in luce la sua capacità di opporsi alle autorità, il suo forte spirito libero e la sua ostinata difesa degli spazi di libertà, mettendo in discussione le interpretazioni ufficiali della sua figura
APOCALISSE E BEATITUDINE
«Il messaggio è assolutamente positivo: nonostante le difficoltà interne ed esterne alla comunità cristiana, le persecuzioni e le incomprensioni, il Signore incoraggia i credenti a non avere nulla da temere; la luce sarà sempre più forte delle tenebre, come la vita della morte e la verità della menzogna… Il Libro dell’Apocalisse è l’unico testo del Nuovo Testamento che si apre e chiude con una beatitudine e che fa delle beatitudini (ben sette, numero perfetto) il filo conduttore della sua narrazione, in un costante invito e augurio da parte del Signore di pienezza di felicità agli uomini» (dalla Prefazione di Alberto Maggi).
BOTTE E RISPOSTE
Alberto Maggi intrattiene da anni un dialogo autentico e sincero con decine di migliaia di lettori attraverso seguitissime omelie trasmesse in diretta online, sui social network, nel quotidiano scambio all’interno della comunità nata attorno al convento dei Servi di Maria di Montefano. La fede gioiosa, la passione per la libertà, la fedeltà allo spirito della sacra scrittura e il profondo rispetto per la vita hanno reso preziosi i suoi studi e i suoi commenti per quanti sono oggi alla ricerca di un punto di riferimento e di una guida. In queste nuove, sorprendenti riflessioni, Alberto Maggi si confronta con i temi più caldi dell’attualità, con lo smarrimento di fronte alla tragedia della pandemia, con la necessità di un rinnovato impegno di ciascuno verso il prossimo, e ci invita a recuperare interiormente quel messaggio di pace e di uguaglianza che è forse la risposta migliore che possiamo trovare quando la vita ci mette alla prova.
LA VERITÀ CI RENDE LIBERI
«La verità che libera non è altro che la scoperta dell’amore.»
Alberto Maggi è una delle voci della Chiesa più ascoltate da credenti e non credenti: le sue posizioni, spesso spiazzanti, fanno discutere e suonano come un pungolo a mettersi sempre in discussione. Perché, come ripete papa Francesco, non bisogna avere fiducia di chi non dubita mai. In questa conversazione con il vaticanista Paolo Rodari, Alberto Maggi si racconta con grande sincerità: ricordi autobiografici, la scoperta della vocazione, gli scontri con le gerarchie ecclesiastiche che gli sono valsi il titolo di «teologo eretico»; e al contempo, da fine biblista, ci offre le sue riflessioni su un Vangelo che troppe volte è stato presentato solamente come un insieme di norme e precetti da rispettare, pena i più tremendi castighi. Ma davvero seguire Gesù non è altro che un insieme di regole da non disattendere? In pagine profonde e ricche di gioia, Alberto Maggi ci insegna che è soprattutto nei periodi di maggiore difficoltà, quando siamo alle prese con le più dure prove dell’esistenza, che bisogna avere maggiore fiducia nell’uomo e nella vita.
DUE IN CONDOTTA
«Non si cantava perché si era felici, ma si era felici perché si cantava.»
Dopo aver raccontato con candore e allegria dei giorni trascorsi tra interventi chirurgici, terapie e speranze in Chi non muore si rivede, Alberto Maggi risponde alle tantissime richieste dei lettori, curiosi di conoscere il resto della sua incredibile vita. Riprendendo così il filo interrotto dei ricordi, ci offre un ideale album di istantanee per scoprire aspetti inediti e sorprendenti dell’autore: il bambino ribelle in un’Italia del Dopoguerra più povera ma ricca di speranza, una scuola non sempre capace di contenere tutto il suo entusiasmo, le grandi letture adolescenziali, la scoperta dell’amore, i primi lavori da dattilografo, fino al riconoscimento della sua vocazione e alla scelta – in un primo momento osteggiata da una famiglia incredula – di diventare frate. Condividendo la sua storia con l’incontenibile gioia che lo contraddistingue e senza mai scivolare nella nostalgia, Alberto Maggi ci indica la strada per rispondere sempre con il sorriso alle difficoltà che ci impone la vita, per non arrenderci mai alle avversità e continuare sempre a combattere per i nostri sogni e per la felicità nostra e di chi sta accanto.
DI QUESTI TEMPI
La morte come pienezza di vita
La felicità non è un’utopia, ma una possibilità concreta alla portata di tutti.
«Di questi tempi» oppure «al giorno d’oggi» sono espressioni che indicano ogni volta qualcosa di negativo, che si parli dei giovani come della politica, della famiglia o del lavoro. Si avverte spesso un rimpianto diffuso per i «bei tempi» andati, per un passato che è sempre più felice del presente, e che non ritornerà più, come la moda e le canzoni di una volta. Ma Alberto Maggi, con la sua gioia contagiosa, ci dimostra che questa nostalgia non ha ragion d’essere, e che invece si può e si deve vivere serenamente il presente e andare incontro fiduciosi al futuro. Perché infinite sono le piccole e grandi bellezze che costellano la nostra esistenza ma che troppo spesso ci ostiniamo a trascurare. Grazie alle riflessioni raccolte in questo libro, riscopriremo la voglia e la capacità di aprire gli occhi e il cuore, così da saper accogliere le novità come opportunità e non come pericoli.
L’ ULTIMA BEATITUDINE
La morte come pienezza di vita
«Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale» – Francesco d’Assisi
Dopo la personale esperienza umana della malattia raccontata con contagiosa allegria in “Chi non muore si rivede”, Alberto Maggi affronta, con il suo stile sempre gioioso, il difficile argomento della morte, uno dei grandi tabù della nostra società. Alberto Maggi offre parole ricche di serenità e speranza, lontanissime da quell’inesauribile repertorio di frasi fatte che non solo non consolano, ma gettano nel più profondo sconforto quanti sono nel lutto e nel pianto, anche quando vengono da uomini di fede. Leggendo queste pagine riusciremo invece a comprendere e accogliere l’aspetto naturale della morte, per renderla davvero una sorella come poeticamente suggeriva san Francesco, una compagna lungo l’intero viaggio nella nostra esistenza. E grazie a questa nuova consapevolezza, potremo finalmente allontanare ogni tristezza e tornare a vibrare in un crescente, pieno accordo con quella grande sinfonia che è la vita.
CHI NON MUORE SI RIVEDE
Il mio viaggio di fede e allegria tra il dolore e la vita
Nell’aprile 2012 Alberto Maggi, il frate innamorato della libertà, viene trasportato d’urgenza all’ospedale di Ancona dove trascorrerà tre lunghi mesi fra esami, cartelle cliniche e pericolose operazioni chirurgiche: a sorreggerlo costantemente in questo percorso nuovo ci sono la sua straordinaria voglia di vivere e la sua fede allegra e contagiosa. In Chi non muore si rivede Maggi racconta il suo rapporto con i medici e gli infermieri del reparto in cui è ospitato, il confronto difficile con la malattia, il dialogo online con i fedeli, il lieto fine della salute ritrovata. Protagonista del libro è l’amore per la verità sempre fortificato da una fede fatta di Spirito e sentimento che l’autore riesce a comunicare in ogni gesto e frase. Grazie alla sua grande capacità di attingere senza mediazioni al Vangelo e al senso ultimo dell’esperienza umana, Alberto Maggi in queste pagine conferisce un valore universale alla sua avventura e riesce a dare ai suoi lettori la forza di affrontare la vita, soprattutto nei momenti più duri, con un sorriso carico di speranza. Perché è nella debolezza e nelle difficoltà che si possono ritrovare le forze per ricominciare.
VERSETTI PERICOLOSI
Neppure io ti condanno
Se Dio è amore, e non potere, non può essere comunicato attraverso la Legge o la Dottrina, ma solo mediante gesti che trasmettono vita. L’amore incondizionato però scandalizza, perché la gratuità sovverte l’ordine del potere su cui si fonda ogni società, compresa la società particolare chiamata “Chiesa”. I “versetti pericolosi” narrano l’episodio dell’adultera: ci vollero tre secoli prima che questi undici scandalosi versetti di Luca trovassero ospitalità nel Nuovo Testamento e altri due per essere inseriti nella liturgia. Ma parlando del passato, Maggi allude al presente e suscita un vento di profetica ribellione contro una fatua spiritualità dell’apparire e del potere. Bibbia alla mano, ecco un viaggio capace di stravolgere il comune modo di guardare alle cose. Una rivoluzione nell’alfabeto dei sentimenti e nella cultura dei valori, che sostituisce l’amore alla forza, la misericordia al castigo, la generosità all’interesse. In Italia, dai tempi di David Maria Turoldo, nessuno riusciva a leggere con tale forza i testi sacri del cristianesimo.
L’APOCALISSE DELLA CHIESA
Lettere alle comunità
(Dalla presentazione a cura di Alberto Maggi)
“Bisogna riconoscerlo: la lettura del Libro dell’Apocalisse è scoraggiante. Anche quanti sono armati di buone intenzioni, e sono in possesso di una discreta cultura biblica, prima o poi si arrendono, sopraffatti da immagini, simboli, figure, allusioni, tanto lontane dalla nostra realtà da rendere l’Apocalisse un libro indecifrabile, o per lo meno campo esclusivo per esperti biblisti. Per questo l’ultimo libro del Nuovo Testamento è poco letto, e di conseguenza poco conosciuto, se non in alcune sue minime parti (tra l’altro spesso travisate nel loro significato)….”
LA FOLLIA DI DIO
Il Cristo di Giovanni
«La follia di Dio è più sapiente degli uomini e la debolezza di Dio è più forte degli uomini» (1 Cor 1,25). Rifiutato dalla famiglia, al punto che «neppure i suoi fratelli credevano in lui» (Gv 7,5), e abbandonato da gran parte dei suoi seguaci («molti dei suoi discepoli si allontanarono e non andavano più con lui», Gv 6,66), per le autorità giudaiche Gesù è solo un pazzo, un ossesso (Gv 8,44). Solo un matto, un samaritano indemoniato, poteva infatti denunciare i capi religiosi quali figli del diavolo e assassini (Gv 8,44) e auspicare la fine dell’istituzione religiosa che si credeva voluta da Dio stesso.